martedì 30 marzo 2010

Solo in Italia? No... il senso di colpa è alla base della cultura ovunque

Tratto da Gioia, marzo 2010:
Contesto: un professore universitario giordano è alla ricerca della sposa ideale. In sette giorni incontra e passa al vaglio quindici candidate. Gli incontri vengono combinati dalle famiglie: la ragazza sta con gli occhi bassi perché è circondata da uomini che parlano tra loro e fanno finta di non vederla anche se sono lì proprio per lei, lei che si offre alla loro perizia, al loro occhio, per decidere in fretta, basta una frazione d'attimo, se è ok o no, se va bene o no a indossare come un guanto un destino: quello di moglie.
"Non sceglierei mai un marito da sola. Se qualcosa andasse storto, sarei io l'unica responsabile" - così afferma la ragazza, una giovane donna giordana.
Da questo sussurro si scorge l'abbozzo di un'idea grossolana: che possa essere, che debba essere, sempre colpa nostra.

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