domenica 9 novembre 2008

Condividere l'esperienza?

Il fatto che non sia sola al mondo a provare il senso di colpa non significa nulla. Non offre certo consolazione.
Ognuno, in ogni caso, si trova solo ad affrontare e tentare di superare i propri sensi di colpa. E anche parlarne con altri non dà sollievo.
Ci si può confrontare, certo. Ma nulla di più! Una fruttuosa condivisione e com-passione (nel senso etimologico di "patire-con") non è tuttavia possibile.

Personalmente, posso dire con certezza che se si è più tranquilli e sereni, anche la presenza costante del "caro compagno" è meno invadente e forse la soluzione/cura è proprio questa.
Non ho però una risposta relativamente a come fare nel non diffondere il senso di colpa ai miei cari, ai miei figli: insomma, non ho una regola per come fare per impostare e fornire un'educazione scevra dal senso di colpa.

domenica 2 novembre 2008

Spulciando sul web...

Purtroppo i manuali non ti insegnano nulla, o quasi.
In generale ogni attività ma, in particolare, il mestiere del genitore si impara sul campo.
Certo, si può prendere spunti da molte persone e adattare gli insegnamenti alla propria realtà e alla propria famiglia ma, alla fine, è necessario "fidarsi" del proprio istinto.
Così, ognuno di noi cerca al meglio di crescere e coccolare i propri pargoli fornendo regole educative libere da pregiudizi.
Ma quanto si riesce realmente ad essere "liberi da pregiudizi"?

Sul web ho trovato alcune referenze che parlano del senso di colpa e, ringraziando gli autori, ho pensato di inserirne i link:
http://web.ticino.com/oasiblu/knowmore/01colpa.htm
http://antropologiaesistenziale.piuchepuoi.it/26/sensi-di-colpa-no-grazie

Gli argomenti indubbiamente sono interessanti e ricchi di spunti...