domenica 5 aprile 2009

Il libro nero

Vent'anni fa o forse anche trenta ho deciso di inventarmi un libro nero e annotare tutto ciò che non avrei dovuto fare nella mia vita. E' un libro immaginario ma assolutamente reale tantè che ho bene in mente le cose che ci ho annotato nel corso di questi anni: cose da fare e cose da non fare; memo per non dimenticarmi e spunti per un modus operandi che mi faccia essere soddisfatta di me (o almeno non così disturbata da una me stessa che non mi piace). E qui entra in campo il senso di colpa: se rispetto le regole ho minori possibiolità di sentirmi in colpa....

Non so se è merito delle regole non scritte del mio libro nero, fatto stà che se dovessi fare un po' il punto mi pare di aver mantenuto con sufficiente rigore gli impegni presi.
1) Essere indipendente e autonoma, il più possibile. Non voglio dire che non voglio l'aiuto da nessuno... ma la verità è questa!
2) Non accettare le etichette: "le donne sono così e fanno cosà" e "gli uomini sono cosà e fanno così" e quindi impegnarsi per smantellarle e fare al contrario
3) Per quanto il mio carattere sia piuttosto duro e difficile... cercare di non essere umorale
4) Mantenere un contegno e non dare origine a scenate d'ira (in famiglia). Per la serie... vedi il blog dei Condottieri alla voce "Viaggiate coccolati".

Queste sono alcune delle regole e per le altre ci sarà del tempo.
Il problema qual è? E' il fatto che nella vita sei costretto ad interagire con gli altri e se anche ci si impegna a rispettare le proprie regole morali e quindi, teoricamente, si starebbe abbastanza bene senza l'assillo del senso di colpa... Ecco che sono gli altri che ti instillano il senso il colpa.

Insomma... siamo nuovamente sconfitti!